Due Mutabili

September, 2023
AMRN075
CD Digipack
Price: 
12.50
Sestetto Internazionale

[…] There is something slightly daunting about the notion of an improvising sextet. Do the casual math of instrumental permutations from six soloists to one sextet, adding in duos, trios, quartets and quintets, and you have something like 55 possible combinations. Literally anything might surface, but among the least likely is the superb music achieved here by Sestetto Internazionale, music that dances between the ideal poles of inevitability and unpredictability, inviting a sense of wonder. Listening to the group, one might at first suspect the possibility of conduction, even detailed scores or extensive planning. Consult a video. They’re not watching each other: they’re just listening and playing, playing and listening, whether coming in or out, building textures or shifting roles as the gestalt seem to invite, and doing so at an exalted level. […]

Stuart Broomer, May 2023 ( excerpt from the liner essay)

[…] “And I personally feel a "sense of position” of each member of the band that can really drive the dramatic and intense moments of the music. 

Nice challenge to deal with!
At the end of the concert, the first of that tour, I had the impression, and I told Harri this, that the band got a rare consciousness of the dramatic weights involved in the music and was able to “turn the page” among the different moments of the whole process.
A glance through different transparent sheets, understanding their content is only possible through the exercise of continuous focusing that reveals the coexistence of different narrative planes.
In fact, 'transparency' is one of the key words used in the mixing of the recording.” […]

Gianni Mimmo, May 2023

Reviews

Percorsi Musicali
Ettore Garzia

Per il nuovo CD del Sestetto Internazionale (Mimmo con Sjostrom, Kaufmann, Kujala, Wachsmann, Schick) contenente una loro gigantesca esibizione del 2022 al MUG@Einstein Kultur di Monaco, mi permetto di accordarmi alla situazione dell’arte astratta nel ventunesimo secolo. La libera espressione del sestetto solleva in quantità industriali la simbiosi di un astrattismo che può essere ricercato a tutti i livelli dell’arte (pittorico, letterario, etc.) e che molti giudicano vintage e vincolato ad un periodo storico concludente e passato; abdicando immediatamente a favore di una visione matura delle arti che vuole che un movimento artistico resti comunque nel tempo sapendo interpretare gli aggiornamenti che propone, c’è da sottolineare come l’astrattismo abbia proliferato e costruito le dinamiche attualizzate di tanti artisti nel mondo. Peter Frank, uno dei critici d’arte più apprezzati per i suoi trascorsi vicini al Fluxus e all’espressionismo astratto ha perfettamente sentenziato che “…Abstract art endures because artists still make it – still devote their lives to it, still investigate its problems and possibilities, still answer to the challenges posed by other artists, contemporaries and predecessors alike, and still establish visual vocabularies based on elements at once laid bare and intricately combined…”: esiste un numero considerevole di astrattisti che ha sviluppato i concetti di Pollock portandoli in una sfera meno drammatica, sempre instintiva ma persino educativa; per esempio, pensate ai dipinti di Julie Mehretu, la pittrice etiope che ha sdoganato l’astrattismo per portarlo nelle realtà urbane ed evidenziare gli effetti del turbinio sociale che le attanaglia.
Per la musica del sestetto è d’obbligo evidenziare che anche Mutabile (questo il titolo del loro terzo CD appena pubblicato diviso in due lunghe jam improvvisative) ha con sé tutti i crismi di un astrattismo istintivo, di un caos che non fa nessun male ma che anzi si ricompone davanti ad una musica avventurosa, altamente creativa e non desiderosa di nessun impianto drammaturgico; tutti i musicisti del sestetto hanno un’esperienza tale da rendere innovativa qualsiasi nuova soluzione trovata sul loro cammino: alcuni timbri di strumenti differenti si avvicinano, la legatura casuale degli interventi è perfetta e la simbiosi estetica con un’arte apparentemente indecifrabile, piena di dettagli sonori incrociati e di impulsi è situazione tangibile in ogni momento d’ascolto; nella sua spontaneità la musica di Mutabile è folta di passaggi imprevisti, di morfologie sonore invitanti ed è musica perfettamente inserita in un concetto di vera arte moderna, lontanissima dalle grossolane svendite di significatività che sistematicamente prescrive l’arte più “consumata” sulla Terra. Anche i musicisti del sestetto hanno consapevolmente accresciuto le loro prospettive rispetto all’improvvisazione che gestivano in piena gioventù e suonano sempre meglio e va sottolineato che come nell’astrattismo pittorico la rosa delle nuove tecniche di composizione alternative al dripping si è ampliata a dismisura (pensate ai materiali usati come sabbia o le vernici di produzione industriale), anche nel sestetto il gesto strumentale ha trovato nuova linfa, con espedienti timbrico-sonori figli della tecnica estensiva, delle smerigliature microtonali e dell’elettronica serviente.
Mutabile colpisce allora per il suo “ritmo” avventuroso che per uno come me che ha amato le fiabe sin da bambino, è dirottamento mentale verso i racconti impensabili di Rudolf Erich Raspe e del suo Barone di Munchausen, nell’energia impulsiva delle sue vicende, stando però attenti a non andare oltre quella storia e non accogliere repliche estetiche fondate su un carattere di acuta finzione, quella che oggi va tanto di moda ma che non si trova nell’improvvisazione del sestetto.

Credits: 

Achim Kaufmann  piano
Veli Kujala  quarter-tone accordion
Gianni Mimmo  soprano saxophone
Ignaz Schick  turntables, sampler
Harri Sjöström  soprano and sopranino saxophones
Philipp Wachsmann  violin and live electronics

Music by Kaufmann(GEMA)
Kujala(TEOSTO)
MimmoSchick(GEMA)
Sjöström(GEMA)
Wachsmann(PRS)
Recorded LIVE on 10 March 2022 at MUG@Einstein Kultur, München, Germany
Concert Organization Offene Ohren e.V. with the support of City of Munich
Stage Recording Engineer Oliver Künzner
Mixing and Mastering Maurizio Giannotti - New Mastering Studio, Milano, Italy
Liner Essay Stuart Broomer
Cover Photo Harri Sjöström
Inside Photo Uli Templin
Graphics Nicola Guazzaloca
Executive Production Gianni Mimmo for Amirani Records

Special thanks to Hannes Schneider and Offene Ohren e.V. staf