Cono Di Ombra E Luce

February, 2009
AMRN015
CD Jewel Box
Price: 
12.50
EA Silence

EA Silence trio crosses dramatic soundscapes, outfiltering a nitid, spherical, dense matter.
Whispering shadows gently flowing in the hidden dark space of an ancient synagogue.
A morphing  thunder pushed by acoustical swords, generating  long distance waves and slow, inexorable tides.
A stunning  contemporary  work deeply conceived to get  perfect sounding ideas, dancing with the space around.

“This work – not infrequently humorous in its transparent and ironic combinations, its modified attacks, its deformed delevopment of melodic curves – presents us with an endless transformation effected through a rumoristic double, which ends up being a real shadow of the sound, or else suddenly merges with the background, leaving the listeners at the mercy of the genuine magic of a tonal quest, of contrasting expressive climates. Therefore, every small reverberaton, every minimal alteration in tuning, every tonal movement in the doubling of space around the lyrical song of the instruments, sounds as if emerging from the background and becomes the real motor of an improvisational quest, not shy of using a score.”

Carlo Serra, Aesthetic Fellow at Università della Calabria, editor of De Musica, online magazine on musical aestethics

Reviews

Jazz Review
Paul J. Youngman

EA Silence, EA stands for electro acoustic, crosses boundaries of tradition, defying any standard free jazz trio setting. The set up for trios, classical, jazz, rock, blues, pop or contemporary generally features keys, strings and percussion or some variation on that theme. EA Silence, a group based in Italy, features bass and two lead instruments, trumpet/Flugelhorn and bassoon. There are many moments during the recording where electronics take over, mood setting, digital ambiance, experimentation or simply as an instrument of affect. The music is open, dark and slow paced with tones, notes and rhythms being pulled across long drawn out melodies.

Cono di Ombra e Luce is a listenable, moody concerto of electronica, bass and trumpet with the boundary defying bassoon once again sounding as a cross between a baritone saxophone and a bass clarinet. The CD is made up of eight compositions, where one ends and another begins is as much a matter of a change in mood as a long pause between thoughts.

Mirio Cosottini whether playing trumpet or Flugelhorn maintains a pleasurable tone and hits some chilling notes. Alessio Pisani on bassoon and contra-bassoon blends nicely when in concert with the trumpet. As a lead instrument however there is limited depth of tonal colour. Luca Cartolari handles the bottom end by way of electric bass, electronic bass tones and other subtle electronic effects that all blend to make for a meditative, sonic experience.

Kathodik
Marco Carcasi

“Cono Di Ombra E Luce”, emana rifrazioni di laterale originalità.

Stringhe di suono opalescenti che si sfiorano torcendosi sensualmente.

Una visione contemporanea, trasparente, lucida nella sua messa in atto, eppur impalpabile, strettamente correlata con il divampar di un'emozione.

Registrato nell'Antica Sinagoga di Ivrea nel 2008, “Cono Di Ombra E luce”, rifugge i facili standard, ritagliandosi uno spazio tutto suo, all'interno dell'ambito avant nostrano.

E l'ascolto, cancella ogni cipiglio sospettoso a riguardo.

In quanto: da queste parti, sembra evidente, la volontà di interloquire con l'ascoltatore, di concedersi e richiedere la giusta attenzione, facendo leva su pulsioni, voluttuosamente epidermiche.

Luca Cartolari al basso e ai live electronics (dagli Anatrofobia), Mirio Cosottini, tromba e flugelhorn e Alessio Pisani, fagotto e controfagotto, entrambi, da EA Quartet e GRIM.

Un'emissione che spande tutt'intorno, rilucenti bagliori post Davis, elevazioni splendenti che si dipanano sino all'ultimo respiro, perdendosi nel vuoto riverberante.

L'elettronica che si aggrappa tremolante ai suoni, alterandone struttura e attacchi, il silenzio circostante un colore imprescindibile.

Una serie di stanze in penombra, dove il suono, è comunicazione e contaminazione.

La contemplazione marmorea di Ex Mod 2, Jaquar e Aimèe, il suo dialogar fra tremiti circolari.

EA Silence, è rarefatto, nonché ironico gioco; maledettamente serio.

È anche, quanto di meglio ascoltato negli ultimi tempi.

Chiamarlo jazz non è un delitto.
Fra il meglio in assoluto, dell'anno appena trascorso.
Spendete e supportate.

All About Jazz
Michael Rocci

The full name of the group, Elettroacousticsilence, and the album title neatly summarize mosto f the trio’s concernsas expressedin eight collectively-credited tracks. The trio makes electronic chambre music in a generally restrained style, lovingly captured in this recording made in a old Italian synagogue (9/30-10/2/08, Ivrea, Italy). Their general mood is analytic and spacious, working over their melodic material while leaving plenty of time for their delicate timbral variations to be explored and savored. “Medusa” is almost broque-sounding, while “Nuovi Topi ad Ur” moved forward fitfully with fragmentary march figures and dissonant clouds of sound. While at times the music feels somewhat ponderous and overly serious, more often the disc offers an intriguing mélange of careful playing and live electronics.

Stuart Kremsky, Cadence, Jan. '10

Stark, pure tones, often in chorale or unison, mark the work of Italian wind trio EA Silence. Low-key and meditative, Cono di Ombra e Luce resonates, warmly recorded in Ivrea's old stone synagogue. These classically trained cats intone mostly somnolent set pieces: stiff, arch, through-composed, with subtly atmospheric electronic rumblings. The band also channels proto-renaissance fanfares ("Assenza") and ECM-cool Nordic brass, adding light lacings of breath and percussive filigree. Alessio Pisani shows his woody, dry bassoon best when hustling excitedly on "Avvio" or improvising blue cadenzas on "ExMod2."

Sands Zine
Alfredo Rastelli

“Cono di ombra e luce” ad opera del EA SILENCE, trio composto da Luca Cartolari degli Anatrofobia al basso e all’elettronica, Mirio Cosottini alla tromba e ai fiati ed Alessio Pisani (anche lui per un periodo con gli Anatrofobia) al fagotto, è un disco di jazz evocativo, a tratti epico, con richiami ad atmosfere medievali (medusa) ed alla musica contemporanea (exmod2); l’uso appropriato dell’elettronica fa da sfondo e crea la giusta atmosfera per gli inserimenti degli strumenti a fiato (notevoli i riverberi di after machines) ma è anche parte integrante del gioco di improvvisazione (jaquar e aimèe) al pari degli strumenti stessi; l’influenza degli Anatrofobia affiora di qua e di là, soprattutto nell’incedere di nuovi topi ad Ur e in avvio (molto bella) ma i tre si staccano dai modelli di base spingendo su una spiritualità e una liricità inusuali, sviluppandone il lato più romantico e celebrativo. Un prodotto certamente di qualità.

Quaderni di Altri Tempi
Gennaro Fucile

Rarefazione è la parola chiave di questo eccellente lavoro firmato EA Silence, trio dotto e coraggioso composto daLuca Cartolari (basso elettrico e live electronics), che arriva da Anatrofobia, e da Alessio Pisani (fagotto e controfagotto) e Mirio Cosottini (tromba, flicorno, tromba slide) che provengono da EA Quartett (per entrambe le formazioni vedi Quaderni d’Altri Tempi n. 11) e dal Gruppo di Ricerca e Improvvisazione Musicale. Rarefazione di nobile schiatta, che incrocia il jazz astratto seminato e coltivato in passato da Bill Dixon prima e da Wadada Leo Smith dopo con la musica contemporanea, imboccando, pur con questo ingombrante bagaglio, una propria strada, segno di personalità, matura. Decisivo per il risultato finale risulta anche l’inusuale cocktail timbrico diffuso nelle otto tracce di questo lavoro. Composizioni simili a delle colte conversazioni (esemplare in tal senso è Avvio), che senza soffermarsi in particolare su alcunché, sembrano ancorate saldamente su ogni singola cellula sonora. Particolarmente ben costruite risultano Ex Mod 2 e Jaquar e Aimèe, quest’ultima articolata in quattro scene suggerite da un testo di Erika Fisher, mentre rapiscono la melodicissima apertura di Assenza e la drammaticità cristallizzata in Medusa, il vertice di un disco tutto caratterizzato da grande forza espressiva, che non si esenta dall’offrire anche qualche attimo di ruvidezza in un procedere sempre elegante. Ne risulta un insieme di emozioni tanto traboccanti quanto trattenute, una altalenante dinamica che produce spaesamento e perdita dell’orientamento, come se ogni brano muovesse in assenza di tempo e questo scorresse all’interno di composizioni assolutamente immobili. Fenomeni che si sprigionano naturalmente in presenza (o assenza?) di rarefazione.

All About Jazz
Francesca Odilia Bellino

Gli interni della Sinagoga di Ivrea che hanno accolto la registrazione delle otto tracce di Cono di ombra e luce dell'EA Silence - terzetto elettroacustico composto da Luca Cartolari, Mirio Cosottini e Alessio Pisani - effondono a distanza i loro giochi di ombra e luce che sembrano essere stati ispiratori, loro per primi, delle atmosfere di questo lavoro. Troppo presente la corporalità dei pulviscoli luminosi. Troppa materia nella sostanza elettroacustica dell'EA Silence. Essa stessa troppo fluida. Obliqua. Conica, appunto. Lirica, in definitiva.

Il percorso delineato dall'EA Silence ha poco di improvvisato nel senso più aggiornato della sua odierna accezione. Le tracce hanno infatti un'ossatura tonale solida, risultante da gesti e suoni precisi, corporali, ombrosi o luminescenti al caso. Cartolari, Casottini e Pisani lavorano su un canovaccio usando suoni sincopati ritmici, con procedimenti già sperimentati da Stravinsky, e glissandi. È questa una delle dimensioni di ricerca più interessanti, senza dubbio, di questo ensemble.

Il trio riserva inoltre grande attenzione alla componente elettronica, che è vero e proprio suono organolettico, senza disdegnare anche quella espressiva, facendo del suono risultante da fiato/dita + elettronica una materia pastosa da modellare ulteriormente. Di impatto drammatico e sottile lirismo "Jaquar e Aimèe," quattro scene ispirate alla storia di Lilly e Felice Schragenheim raccontata da Erika Fischer.

Lavoro di grande interesse e spessore.

Jazz Word
Ken Waxman

Gradual acceptance of electronics in improvised music has by now nearly turned to mass acquiescence. Today, CDs are as likely to capture synthesized and oscillated pulses the sounds of acoustic instruments. More importantly, this sonic reorientation has confirmed that novel resonances can be produced when mixing plugged-in and pure timbre instruments.

Harmonic and site-specific, Cono Di Ombra Luce is an exercise in spectral interpretation. Not only do trumpeter Mirio Cosottini, bassoonist Alessio Pisani and electric bassist Luca Cartolari utilize the live-electronics generated by Cartolari in several instant compositions, but the timbral polyphony also reflects the setting: an ancient synagogue in Ivrea, Italy. 

Although this project rejects formalism for cooperation, members of the Italian trio still bring impressive credentials on the date. Cartolari has written customized programs for computers utilized in musical and other situations, while Genova-native Pisani has plied his trade in so-called classical orchestral settings. With Cosottini, Pisani co-founded of GRIM-Italy (Musical Improvisation Research Group). Cosottini teaches improvisation and composition at the Padova Conservatory and has worked with artists ranging from New York guitarist/composer Elliott Sharp, to Genovese saxophonist/composer Claudio Lugo

Cono Di Ombra Luce’s characteristic shading is all about perceptions of depth, volume and form extended through tessitura mixing and reflection. 

Plus there are historical and contemporary echoes as well. A piece like “Medusa” for instance, has a low-pitched mid-section is one part medieval ground bass and the other futuristic electronic burbles and rumbling thunder. Earlier, the horns’ harmony is split, with the bassoon moving in a chromatic line while the brass output is nearly heraldic. Sampled granular patters taken from the atmosphere arise on “Si Chinerà al Vento”. But they soon subsume legato trumpet breaths and pinging marimba-like slaps, created by bass-string hand tapping. 

Supposedly inspired by Erika Fischer’s book Aimèe & Jaquar, Cono Di Ombra Luce’s track of the same name evolves in triple parallel lines. Taken andante, droning bassoon blasts and slurred trumpet cries inflate the collective vibrato that melds with clanking and buzzing electronics. Eventually, the synagogue’s porous walls provide an additional musical resonance. 

Although the group is an equal creative partnership, Pisani’s background ultimately asserts itself on “ExMod2”, with the parts carved out as fastidiously as if this is replication of early notated music. Buzzing bassoon provides the shifting continuum, processional trumpet blares soar, while piezo-pick-ups allow the bass strings to pan in different directions as electronics crackle and buzz. Expanding with spectral reflections of the structure, the track provides an accurate summation of what EA Silence can create.

Il Manifesto
Mario Gamba

Non c'è dubbio che opti per l'ombra il trio formato da Luca Cartolari (elettronica, basso elettrico), Mirio Casottini(tromba, flicorno), Alessio Pisani (fagotto, controfagotto). Se in gioco c'è la luce nella loro musica, è la luce delle tenebre o che viene suscitata dalle tenebre. In questo lavoro esplorano l'idea dell'ombra (o delle ombre? a volte, ascoltandoli, viene da pensare a un qualche aldilà, alla «regione delle ombre» di cui ha scritto anche Heiner Müller, citato con la sua voce fuori campo nel fondamentale Black on White di Heiner Goebbels). In tutta la cura che mettono nello stare in un clima nobilmente «dark», con echi di Miles e cultura di Novecento «colto», disturbano un po' certi cenni rumoristici o descrittivistici dell'elettronica di Cartolari (vedi Jaquar e Aimée). Ma sono piccole sbavature. Piuttosto il problema è che questa musica dell'oscurità suggestiva è eseguita con troppa rigidità.

Chain DLK
Andrea Ferraris

This’ the last release of the new Amirani lot that I happen to review and for jesus sake if it took time for me to face it…why? I don’t know if you’re confident with the materials featuring musicians involved in Grim collective (EAOrchestra, EAQuartett, EaSilence), but it’s mostly contemporary music where nothing (or almost nothing) happens by chance and we’re dealing with the category of dead serious materials therefore light-hearted music fans “leave you hopes behind!”. I can see you yawning from behind your computer screen while cornering this review cause of the “dead serious” label, but holy shit this’ “just” A-division, this’ not another pseudo-intellectual-contemporary bunch of wonnabies and you won’t take that many listenings to agree with me. If a curriculum still means something, this trio features Alessio Pisani (bassoon, contra-bassoon) and Mirio Cosottini (trumpet, flugelhorn, slide trumpet) coming from EAQuartett, EaSilence etc. and Luca Cartolari (live-electronics, electric bass) from Anatrofobia’s fame, the whole is equal to the sum of its parts? Not exactly but it may give an hint. While during the early tracks of the release they may give the impression they voluntarily encaged themselves into a score where the horn-section rules the scene, if you listen to the whole thing carefully I’m sure you can’t but notice electronics is there and sure bass is even more evident when it breaks into the scene. I think in many fragments of the second half of the work horns leave the unison-formula for a more dialogical modus operandi and where bass frequencies (be it bass or electronics) building up tension (ExMod2, Avvio) help reaching the climax of the emotional impact. Hard to find direct references even if you here and there you’ll find so many “quotes” from this or that composer, but beside that there’s a genuine blend where a couple of clean and tight-knit horns float imperturbably their way in a calm sea where electronics and bass are playing near the keel of the boat like dolphins usually do attracted by the foam. I will adopt again this sea metaphor since it goes really well to describe the profundity of this music which may be as frightening as the realization of the depth of the sea where the light gradually fades while going toward the bottom of the “bed”. Everything is so self-controlled and so quiet in the execution that the impression of imperturbability is so vivid, add in the majority of the tracks they pass from abstraction and sofisticated musical frameworks to really dramatic segments they display no fear to leave room and silence and you know pauses sometimes can be louder than ten thousands notes, substantially this trio, differently from a lot of wallpaper music, takes time to reach the core of significance. Be it I’m not the most take it easy person in the whole world, but this series of compositions sometimes has left me with a strong sensation of loss or maybe it’s just sadness, I think beside the synergy of the player what they managed to bring forth is the impression of being trapped into a solitary journey. Every note has been played with patience, every sound takes its time and its position on the canvas like objects in a De Chirico’s painting and I be damned if “Cono di ombra e luce” (which stands for “Shadow and light cone”) doesn’t give the impression of being the soundtrack of a surrealist showcase: time is melting away, geometry gets slowly distorted into a kaleidoscope everything looks as a parallel dimension. A surrealist cd? Somehow…but much more than this.

Musica Jazz
Vincenzo Giorgio

Questa dell'Electroacousticsilence è un'opera ad alto impatto creativo ed emotivo che – grazie al consolidato duoCosottini-Pisani, titolari di un laboratorio d'Improvvisazione presso il Conservatorio di Padova, e al bassista di Anatrofobia, gruppo storico della scena avant-underground europea – combina essenzializzandoli, i già notevoli risultati raggiunti con “Eaquartett” e “Brevi momenti di presenza” (entrambi del 2007).

Il risultato è un suggestivo crocevia fra jazz, musica contemporanea ed “elettronica acquerellata”, come dimostra la barbara intensità dell'inaugurale After Machines e, ancor più, lo struggente pathos meditativo di Medusa.

Di grande interesse è anche il puntillismo post seriale di Nuovi topi ad Ur dove, come sovente accade nel disco, i tappeti elettronici di Cartolari sanno fondersi sapientemente con l'unisono di tromba e fagotto fino a disperdersi in un parossistico “tutti”. Vanno segnalati anche il serrato interplay di Jaquar Aimée (che, ispirandosi ad un testo di Erika Fisher, si struttura in quattro scene di purissimo “teatro musicale”) e il tormentato solipsismo di Assenza, dove spicca il dolente lirismo di Cosottini. L'eterea lontananza di Exmod2 e le sconnesse fibrillazioni di Si chinerà al vento chiudono nel migliore dei modi un lavoro profondo e coraggioso.

Rockerilla
Aldo Chimenti

La metafisica del piacere secondo EA Silence (electroacousticsilence), oscura alchimia di menti liquide che hanno scelto il regno delle luci e delle ombre per ambientare le loro narrazioni sonore. 

"Cono di Ombra e Luce" appunto, un fenomeno di irradiazioni free-form che nasce dall'incontro di Luca Cartolari(live-electronics,basso elettrico), Mirio Cosottini (tromba, fluegelhorn) e Alessio Pisani (fagotto e controfagotto), tre assi della musica per il terzo orecchio che della strategia del chiaroscuro hanno fatto un'arte, una lezione di estetica basata sul concetto della dissonanza/antinomia, del contrasto virtuoso che muove vibrazioni e desta oblique emozioni. Un disco il cui fascino ha il sapore di una bellezza arcana che langue al suono della tromba e ai toni bassi di una dimensione recondita profanata.

Onda Rock
Massimo Marchini

Finalmente un’opera di avanguardia italiana che possiamo orgogliosamente ascrivere a quel “file under jazz” senza provare quel certo imbarazzo che il nostrano jazz salottiero e patinato obbliga a provare. Fagotti e controfagotti a contrappunto di una tromba lirica su layers di live samples. Diatonico canto di spazi contemporanei. “Assenza” sfiora con dolci parole il cuore.

I brani disegnano emozioni e ombre, luci e memorie, come l’elettronica discreta e intelligente di “ExMod2”, che introduce e sottintende un lungo melanconico monologo davisiano della tromba di Mirio, cui presto si aggiunge l’elegiaco fagotto di Alessio. Ogni tanto un basso elettrico accenna passi di tradizione e sornioni sgambetti. Schizzi sonori per memorie e speranze. Luca Cartolari (basso e live electronics degli Anatrofobia), Mirio Casottini e Alessio Pisani hanno improvvisato un’opera d’arte. 

Ci sono polveri di ricerche linguistiche ed estetiche riconducibili agli anni Sessanta in quest’opera che purtuttavia, per la lucida dolcezza che la pervade, ricorda anche certe esperienze di musica libera, non consumabile, anglosassone. Raffinata, estetizzante e poetica.

Ricordo Frank Zappa che diceva della sua professione: “Vendo aria compressa”, riferendosi ovviamente alla musica quale compressione variabile dell’aria. Qui veramente invece l’aria si fa materia densa, tanto intensi sono questi significanti divenuti significati. Sculture sonore per vissuti immaginari, si diceva, giacché un lirico romanticismo pervade quest’opera anche nei momenti dove il linguaggio si fa più spigoloso. Persino una vaga ironia in alcuni punti impreziosisce ancora di più questa straordinaria poetica. Uno dei dischi migliori che ho avuto la fortuna di ascoltare quest’anno. “Jazz’s not dead: it just smells funny”.

Altremusiche
Michele Coralli

Dall'intrico anatrofobico alla forma dilatata attorno a suoni centellinati, dal free stralunato dell' EA Quartet all'omoritmia sgranata e rarefatta di questo nuovo progetto elettroacustico firmato da Mirio CosottiniAlessio Pisani e Luca Cartolari. Per non lasciare esoterici sottintesi spieghiamo che Cartolari (basso elettrico e live electronics) fa parte del noto ensemble piemontese Anatrofobia, di cui anche qui si è spesso parlato, mentre Pisani (fagotto e controfagotto) eCosottini (tromba, flicorno, tromba slide) li si conosce per merito di EA Quartet e del Gruppo di Ricerca e Improvvisazione Musicale, di cui sono entrambi fondatori. Insomma un gruppo di musicisti che già da tempo si frequentano e da tempo esplorano terreni che mettono in contatto forme libere e manipolazione elettronica. Se però nei primi progetti l'intento era quello di confrontarsi con un linguaggio più complesso e articolato, come si può dedurre dalla denominazione stessa di questo nuovo trio l'EA Silente cerca prima di tutto una rarefazione formale finalizzata ad un segno di sospensione realizzato attraverso la compressione del flusso sonoro su tre linee parallele: quelle delle rispettive parti strumentali. Lungo queste linee si muovono con estrema lentezza temi orizzontali dal marcato andamento accordale (tendenzialmente omoritmico), con non frequentissimi interventi improvvisativi. Se, da una parte, i fiati procedono in quasi perfetta sintonia, dall'altra l'elaborazione elettronica si rende elemento contrappuntistico, quasi un controsoggetto. Il risultato di questo lavoro (ispirato liberamente dalla storia di "Aimée & Jaguar" di Erica Fischer) è quello di un linguaggio molto piano e rettilineo, in altre parole non tanto votato all'assertività, bensì a un lento scorrere di eventi apparentemente irrisori, come quelli quotidiani di una storia proibita.

Free Jazz Blog
Stef Gjissels

Electroacousticsilence, or EA Silence for short, is a trio with an unusual line-up: Luca Cartolari plays live electronics and electric bass (track 5), Mirio Cosottini plays trumpet and flugelhorn, and Alessio Pisani plays bassoon and contra-bassoon. The bassoon is an unusual instrument in modern music, but on the few albums that I know on which it's played, the quality of the music is high (see especially Kris Tiner, with an almost similar line-up, but also Wayne Horvitz and Bill Dixon). The music brought by the trio is of an extraordinary stylish aesthetic, mixing classical music, sometimes even with a medieval pre-baroque touch, modern music, jazz and electronics. The music progresses slowly, solemnly, with trumpet and bassoon acting in unison, counterpoint, echo, with the electronics repeating the sounds at times, distorting them, or just providing a textural background, dramatic effects or ambient sounds. The music also shifts between composition and improvisation, between crystal clear tones and more diffused tonal explorations. These contrasts, including the sharp difference between the high-toned trumpet and the dark sounds of the bassoon, make for a wonderful tension and musical depth of perspective, a chiaroscuro of sound. Unlike the Tiner-Phillips-Schoenbeck Trio, the sounds here are less intimate, more emotionally distant, more dramatic, but also more magnificent in their slow forward movement, creating a feeling of immense space and beauty. Many have tried this approach before, and fell into the trap of syrupy sentimentalism, but this trio manages to have a consistentlycoherent unique musical vision, rich in ideas and tonal explorations, austere and disciplined in its delivery. Truly great.

Credits: 

Luca Cartolari  live-electronics, electric bass
Mirio Cosottini  trumpet, fluegelhorn, slide trumpet
Alessio Pisani  bassoon, contra-bassoon

Music _ Luca Cartolari, Mirio Cosottini, Alessio Pisani
Recording _ 2008, September 30th-October 2nd, 
Antica Sinangoga di Ivrea, Italy
Sound engineering  & mixing _ EASilence
Mastering _ Maurizio Giannotti, New MasteringStudio, Milan, Italy
Title _ Giancarlo Majorino
Liners  _ Carlo Serra
Translation _ Marco Bertoli
Photos _ Cinzia Bertodatto
Graphics _ Mirko Spino
Thanks _ Alessandro Cartolari, Sara Vittone, our families
Co-Production _ Gianni Mimmo for Amirani Records
GriMedia records, Mediaducks