Difference Engines

November, 2014
AMRN040-04C
CD Jewel Box
Price: 
12.50
Dario Palermo

The fourth volume for Amirani Contemporary the new line dedicated to contemporary composed music is dedicated to the brilliant London based composer Dario Palermo whose investigation in relationship among timbral qualities of acoustic elements, hybridisation processes and extremely accurated use of the real time electronics deliver here an un-missable album.

The way Dario Palermo deals with formal structures and different expressive grounds, complexity and a peculiar taste for a refined primitive touch is really remarkable. All three compositions here have been conceived as a multi-perspective field of artistic investigation:

RO-Premiére danse de la Lune, featuring a superb interpretation by percussionist

Milo Tamez, is an astounding journey through the hybridization process of single percussive voices with electroacoustic treatments, emphasized frequencies, polyrhythmic mazes, generating a sonic organism in which ancestral and future sounds dance a beautiful interaction.

Performed by the world-wide prized Arditti String Quartet and by brilliant mezzo-soprano Catherine Carter, the composition Difference Engine delivers a single movement in which several areas fluidly melt in a complex process of metamorphosis.

Tasty subtleness, extremely accurate attention to detail, together with a skilled overall compositional vision, build up a macro-object that clearly reveal Palermo's attitude to complexity and generative compositional method. A great piece.

In Trance, biological and physical vocal characteristics, and pure singing vocal aspects, are subject-objects (material) of the work, paired in a constant fluctuant correspondence, which structure the shape and form of the work . The central role is played here by vocalist Jean-Michel Van Schouwburg whose journey in phonemes, polysyllables and physical vocal flexibilities find a perfect partner in real time electronic treatment.

Reviews

Kathodik
A.G. Bertinetto

Tre lavori prodotti in luoghi diversi (Messico, UK, Belgio) di Dario Palermo compaiono in questo album di carattere sperimentale: l’elettronica real time si combina in RO - Premiére danse de la Lune (2012) con le percussioni di Milo Tamez, in The Difference Engine (2010-2011) con il quartetto d’archi amplificato (qui è all’opera l’Arditti String Quartet e il mezzo soprano (Catherine Carter) e in TRANCE - Five abstract stations (2009) con la voce tenore di Jean-Michel Van Schouwburg. Nella sua riflessione filosofica pubblicata nel ricco libretto del cd Paolo Valore si chiede se e in che senso quella che ascoltiamo qui possa essere definita ontologicamente come musica. Non credo che questo sia qui un problema ormai. Molti (certo, forse non tutti) sono ormai abituati a intendere come musica lavori rumoristici e sperimentali d’ogni sorta (ne parlo ampiamente nel primo capitolo del mio 'Il pensiero dei suoni. Temi di filosofia della musica', Milano, Bruno Mondadori 2012). La questione mi sembra essere un’altra: non ontologica, ma semmai estetica, valutativa. Che criteri usare per valutare questi prodotti dell’ingegno umano? Si tratta, credo, di tendere bene orecchie e intelletto (e gusto, ovviamente). Per quanto riguarda la prima traccia Valore ha ragione: la combinazione tra il primitivismo (molto abile e curato negli aspetti timbrici) delle percussioni e l’“astrazione rarefatta della formalità concettuale” della composizione è la chiave per apprezzare questa musica. Mentre per le altre due tracce sarà utile la lettura delle spiegazioni offerte dallo stesso Palermo. Personalmente, ho apprezzato della seconda più che l’aspetto metamorfico la bravura degli archi e il limpido timbro della voce; nella terza predomina una frammentazione troppo evidente e cerebrale e tra le tre è quella che mi è piaciuta meno (nonostante gli interessanti virtuosismi vocali spesso di tipo percussivo).

Gramophone
Richard Whitehouse

Mention of the Arditti leads to a disc of music by Italian composer Dario Palermo, whose predilection for combining instruments with real-time electronics is evident in the three pieces here.

The pulsating intricacy of the “lunar dance” that is RO and the ethereal after-tones of TRANCE both look back to the heyday of the electroacoustics in the 1980s, while the appreciably longer The Difference Engine features a haunting contribution from mezzo Catherine Carter over the course of a work whose diverse components  amount to a cohesive and inevitable whole. An interesting collection, by no means as hard-going as its turgid booklet-note might suggest.

Sand Zine

I tre brani di questo CD, nei quali il qurantacinquenne Dario Palermo (milanese di nascita) incrocia le sue elaborazioni elettroniche in tempo reale con validissimi interpreti, ci invitano ad almeno due riflessioni. Il coinvolgimento di esecutori di provenienza internazionale come il belga Jean-Michel Van Schouwburg, la londinese Catherine Carter, il messicano Milo Tamez e il prestigioso Arditti String Quartet, lascia chiaramente capire quanto siano apprezzate le qualità compositive di Palermo. Ma, all’opposto, la totale assenza di esecutori italiani e la locazione oltrefrontiera di tutte le sedi di registrazione lascia intendere come alle grandi qualità di alcuni compositori italiani non corrisponda quasi mai un reale interesse da parte di un pubblico culturalmente semiaddormentato (o ancor meglio: comatoso). Un bello spaccato di questa situazione sono le discussioni quotidiane che sono costretta a subire ogni qualvolta esco dalle mura di casa e che non vanno oltre a pallone, fica e mariadefilippi. Una situazione tragicomica confermata dalla scelta di fare base all'estero - a Londra, per l'esattezza - da parte di questo compositore (e da parte di numerosi altri talenti partoriti da un bel paese ormai regredito a epoche preistoriche).

Non riesco dunque a capire chi può realmente essere interessato a questa recensione, ma pure se si trattasse di un nucleo limitato al numero di tre lettori vale la pena di farla, dal momento che “Difference Engines” è un CD molto valido e appetibile anche oltre i confini della musica contemporanea (intendo quella di estrazione accademica). I vari interpreti sono infatti attivi in più ambiti, compreso quello dell’improvvisazione, e la scrittura di Palermo sembra subire influenze barbare provenienti da oltre i confini dell’impero, in particolare di tipo afro-asiatico.

Basterebbe la Premiére danse de la Lune, affidata al mondo multicolore delle percussioni di Milo Tamez, per rendersi conto di ciò.

Ma pure l’astrazione di The Difference Engine esula da una tradizione figurativa qual è quella occidentale, tradizione alla quale sembrerebbe far pensare una composizione per quartetto d’archi e voce femminile, per trovare punti di contatto con le punte più avanzate delle sperimentazioni non o poco idiomatiche. In The Difference Engine la simbiosi fra la partitura vocale e quella strumentale è veramente non perfettibile, ed esemplare è l’accoppiata Arditti / Carter alla quale è stata affidata l’esecuzione.

Trance, consegnata al vocalismo di Van Schouwburg, nelle sue derive dai linguaggi destrutturati ben giustifica la citazione da Deleuze che appare nell’interno di copertina.

Un elogio a Mimmo per il coraggio che lo dustingue nella scelta dei dischi da pubblicare nella sua Amirani.

Avant Music News
Daniel Barbiero

This, the first CD dedicated entirely to work by composer Dario Palermo, features three substantial electroacoustic works written between 2009 and 2012. Palermo (b. 1970) has been involved with the use of new technologies in music since the early 1990s. His background includes studies with Giorgio Colombo Taccani and Giovanni Verrando and others, including Gerard Grisey, as well as in orchestral and chamber performance. His work, as typified in the three pieces presented here, is built around the confrontation of electronics with acoustic instruments or the human voice. RO-Premiére danse de la lune (2012), the newest composition represented here, is for amplified drum kit and real-time electronics. The individual pieces of the kit are treated as separate instruments within an ensemble, each of which can be differentiated in terms of their characteristic ranges and timbres. The electronics tend to enhance rather than erase the sonic signatures of the drums and cymbals—there’s added resonance from reverb or delay but very little outright dismantling of the native sounds. Percussionist Milo Tamez leverages both conventional and expanded techniques in order to explore the available timbres to the fullest extent, often exploiting color variety by opposing the high and low frequency sounds of cymbal and tom-tom. The nearly half-hour long The Difference Engine (2010-2011) is, fittingly, the centerpiece of the recording. This work for amplified string quartet with real-time electronics and mezzo soprano served as the soundtrack for a multimedia theatrical production, also called The Difference Engine, staged in London in October 2011. The piece, given a bravura performance by the Arditti String Quartet, is a fragmentary yet coherent construction of more or less saturated passages of arco and pizzicato playing, many of which make dramatic use of the instruments’ extreme upper registers. Microtones and glissandi make for a highly fluid tonal ground constantly shifting underfoot. Mezzo soprano Catherine Carter, who appeared in the London stage production, blends in with the strings as a kind of fifth instrument, playing with and against the strings’ lines. Trance-Five abstract stations (2009) for the solo voice of Jean-Michel Van Schouwburg and live electronics is in a sense the mirror image of RO. Just as the latter piece employs electronics to underscore the essential sound of the drum kit, Trance uses them instead to distort and rearrange the voice—to alienate it from itself as it were, and make it into an abstract other.

The Wire

Charles Babbage’s Difference Engine was an early automatic mechanical calculator based on the method of divided differences, - tabulating functions by polynomials. If you’re none the wiser, Italian composer Palermo doesn’t clarify the connection with his recent composition, one of three on this disc, all featuring acoustic resources plus live electronics. The Difference Engine is for amplified string quartet (the Ardittis) and mezzo-soprano (Catherine Carter).

First performed as a dance and multimedia work at London’s Gate Theatre, its gritty modernist idiom is full of vertiginous swoops, glides and glissandos, with live electronics mostly subdued. TRANCE: Five Abstract Stations is a virtuoso partnership of Jean Michel Van Shcouwburg’s tenor and electronics, with Schouwburg seeming to draw on reminiscences of Donal Duck and The Goon Show.

Ettore Garzia Blog
Ettore Garzia

Le multiformi direzioni intraprese dall'elettronica permettono oggi di fare un meraviglioso consuntivo su come si è mossa la ricerca nel cercare di trovare delle strade di transito con la strumentazione ordinaria soprattutto ai fini musicali ed estetici: è palese come alcuni orientamenti stiano tornando di moda (il grande revival del synth) ed altri che sono sempre più ingabbiati in una nicchia strettissima di consenso che fa fatica persino ad arrivare fuori la porta delle università (molte frange del concretismo e dell'improvvisazione elettroacustica); il compositore Dario Palermo (1970) appartiene a quella schiera di compositori a cui non interessa certo lo scambio di popolarità e, inoltre, conosce bene i punti lacunosi del repertorio in cui intervenire per offrire un prolungamento delle soluzioni, in modo da far valere il proprio pensiero e la propria creatività. 

 

Questa prima monografia pubblicata dalla Amirani R. nell'ambito delle proprie pubblicazioni dedicate alla musica contemporanea, raccoglie tre brani programmatici che si dirigono nelle pieghe recenti del settore elettroacustico, concentrandosi sulle potenzialità del live electronics eseguito in tempo reale in un ambito acustico. Molti penseranno di trovarsi di fronte ad un binomio antico sul quale spolverare i fantasmi del passato con qualche idea sonora, ma in verità esistono rilevanti spazi di approfondimento che solo negli ultimi quindici anni hanno avuto la possibilità concreta di incominciare a realizzarsi, dopo l'urto tremendo che il "nastro" ha dovuto subire a favore del "file" (si parla di fine dei novanta); Palermo nel 2003 fu selezionato dall'IRCAM per le sue competenze tecnologiche, dopo essere stato un collaboratore importante di Luca Francesconi nell'associazione dell'Agon (un rinomato centro di ricerca elettronica con sede a Milano): ricalcando la filosofia di approccio del compositore al mondo degli elaboratori, Palermo ha curato l'importanza del progetto, dell'interazione, guardando all'elettronica e ai suoi utilizzi in maniera misurata, agganciandosi alle vere esigenze della composizione. 

I tre archetipi strumentali presi al vaglio nella monografia sono quelli dello string quartet, della percussione in solo e della vocalità, temi che risucchiano anche l'esperienza improvvisativa: The difference engine, per quartetto d'archi amplificato, mezzo soprano ed elettronica real time, si colloca nella minuta esplorazione fatta dal mondo compositivo contemporaneo nei confronti del quartetto visto in forma additiva: dalle mie scarne ricerche penso che non ci siano più di 60/70 composizioni specificatamente dedicate a questo argomento. Lo string quartet con live electronics è un espediente che, dopo un timido approccio fornito dai minimalisti (penso al Triple Quartet di Reich ancora fondato su un phasing esterno integrativo), è stato affrontato in maniera più estesa dagli spettralisti, sebbene gli stessi solo in rari casi abbiano previsto un coinvolgimento completo degli strumentisti; la partitura andava a scovare aree di suono che venivano opportunamente modificate dietro il palco da un operatore esperto, con l'incarico di far risaltare glissandi, arpeggi e tecniche non convenzionali (esempi sono la Nimphea di Saariaho, lo String quartet no. 4 di Harvey o i più recenti string quartets di Haas); Palermo si insinua in un vuoto del repertorio, unendo le due parti (quartetto ed elettronica) con la vocalità di Catherine Carter: ne viene fuori qualcosa di sorprendente e subdolo che potrebbe confondere la Natura morta con fiamme di Romitelli con il linguaggio non sense ed amorfo che transita tra Berio e Sciarrino nelle loro opere dedite al canto: lamenti stilizzati, accenni di canto operistico che non decollano mai e un quartetto straniante rendono molto affascinante la composizione, in cui molta parte della difficoltosa perfomance è nelle mani del quartetto più vicino alla stesura di questo tipo di sonorità, l'Arditti String Quartet.

La vocalità del "rifiuto" diventa padrona in Trance: "Five abstract stations", in cui Jean Michel Van Schouwburg tira fuori una delle sue migliori "incomprensibili" interpretazioni: qui il connubio solo voce ed elettronica dal vivo ricalca le preziose e sparute esperienze improvvisative fatte da Casserley; così come RO - Premiere danse de la lune per percussioni amplificate ed elettronica real time, induce alla scoperta dell'eclettismo del messicano Milo Tamez, coraggioso percussionista per cui il gesto e l'avanscoperta sonora sono dei sani principi da rivendicare.

Le son du grisly
Hector Cabrero

La musique de Dario Palermo serait une musique d’épreuves, à la fois humaines et électroacoustiques. Humaines comme Milo Tamez (percussions), les membres de l’Arditti Quartet et Catherine Carter (mezzo-soprano), et Jean-Michel Van Schouwburg (voix). Electroacoustiques comme RO – Première danse de la LuneThe Difference Engine et Trance, les trois compositions de Palermo que ces humains interprètent respectivement.

Tamez est le premier à faire face à l’électronique en temps réel de ces trois pièces. Ses percussions grincent avant de lui répondre, réfléchissent à des parades avant de se faire avaler. L’obscur exercice n’en est pas moins passionnant. Au tour de  l’Arditti Quartet et de Carter. Les cordes parcourent en tous sens un dédale en forme de labyrinthe où sont nichés des oiseaux-flûtes. Le contemporain est moins original. Reste le tour de Van Schouwburg, qui grogne à l’écoute des larsens, essaye de s’expliquer et déblatère. Tranceest elle aussi moins captivante que la première pièce. Elle, on l’a réécoutera. En attendant des nouvelles de Dario Palermo.

Diskoryxeion
Phontas Troussas

Ο Dario Palermo είναι ιταλός αβαντγκαρντίστας, που γεννήθηκε στο Μιλάνο το 1970. Με καλές σπουδές και συμμετοχές σε σεμινάρια γύρω από τη «σύγχρονη μουσική» (courses με Pierre Boulez, Franco Donatoni κ.ά.), έχει παρουσιάσει δουλειές του σε τρεις ηπείρους (Ευρώπη, Ασία, Αμερική). Στο συγκεκριμένο CD, της «προχωρημένης» ετικέτας τής Amirani, που έχει τίτλο “Difference Engines” καταγράφονται τρία έργα του που έχουν ιδιαίτερη σημασία. Ας τα δούμε ένα-ένα… 

Το πρώτο έχει τίτλο “RO - Première danse de la Lune”, είναι έργο του 2012 και αφορά σε ενισχυμένο κρουστό σετ και επιτόπια ηλεκτρονικά (η διάρκειά του είναι περί τα 18 λεπτά). Κρουστά παίζει ο μεξικανός περκασιονίστας Milo Tamez, ενώ τα ηλεκτρονικά πρέπει να τα χειρίζεται ο ίδιος ο συνθέτης (δεν αναφέρεται σαφώς). Το έργο αποτελεί ένα ηλεκτρακουστικό ταξίδι, με τα κρουστά να περιγράφουν… αρχέγονες καταστάσεις και με τα ηλεκτρονικά και τα εφφέ να προσφέρουν το απαραίτητο διαβρωτικό συμπλήρωμα.

Το 28λεπτο “The difference engine” (2010-2011) αφορά σε… ενισχυμένο string quartet (παίζει το περίφημο Arditti String Quartet – δύο βιολιά, βιόλα, βιολοντσέλο), mezzo soprano (η Catherine Carter) και επιτόπια ηλεκτρονικά. Η σύνθεση κυλάει σταθερά, δίχως εξάρσεις, χωρισμένη σε διάφορες ηχητικές ζώνες. Έχει δε μια ρέουσα πολυπλοκότητα και μια κάπως «πλατιά» αρμονική δομή, με το Arditti Quartet να επιβάλλεται μέσα από τα ευφάνταστα timbre των εγχόρδων και τη φωνή της Carter να συμπληρώνει χωρίς ακρότητες το ώρες-ώρες… τεθλιμμένο ακουστικό σκηνικό. 

Τέλος, στο 13λεπτο “Trance – five abstract stations” (2009) για ανδρική φωνή (ο τενόρος Jean-Michel Van Schouwburg) και real time electronics, ο Palermo προβάλλει το πιο abstract και «προχωρημένο» συνάμα συνθετικό προφίλ του, έχοντας δίπλα του μία σπάνιας τεχνικής φωνή (ο Schouwburg χρησιμοποιεί τα φωνήματα και τις πολυσυλλαβές, με τρόπους που κόβουν την ανάσα – «πνίγεσαι», ως ακροατής, καθώς τον ακούς να «τραγουδά»), δημιουργώντας με τα ηλεκτρονικά του ένα περιβάλλον με ξεκάθαρα «φυσικά» χαρακτηριστικά.

Credits: 

RO - Premiére danse de la Lune (2012) 17:54
for amplified Drum-set Percussion and real time electronics

 

Milo Tamez, Drum-set Percussion

 

Recorded at Arbol Sonoro Studio, San Cristóbal de las Casas, Chiapas, México, 10th February 2014
Juan de Dios Lastra - Recording Engineer
Nikolay Georgiev - Mixing and Mastering Engineer

-----------------------------------------------------------------------

 

The Difference Engine (2010-2011) 27:56

for amplified String Quartet, Mezzo-Soprano and real time electronics

 

Arditti String Quartet:
Irvine Arditti, Ashot Sarkissyan - Violin
Ralf Ehlers - Viola
Lucas Fels - Violoncello

 

Catherine Carter - Mezzo-Soprano

 

Recorded at All Saints' Church,

London, UK, 26th July 2011
and at Trinity Laban Conservatoire of Music and Drama,

London, UK, 9th November 2011

 

Nikolay Georgiev - Recording Engineer
Peter Zed - Assistant Recording Engineer
Kit Venables - Assistant Recording Engineer
Nikolay Georgiev - Mixing and Mastering Engineer

-----------------------------------------------------------------------

TRANCE - Five abstract stations (2009) 12:37
for male voice and real time electronics

 

Jean-Michel Van Schouwburg, Tenor

 

Recorded at Studio Odeon - Brussels, Belgium, 24th February 2010
Michaël W. Huon - Recording Engineer
Nikolay Georgiev - Mixing and Mastering Engineer